1976 vince la medaglia d’oro al XXXIV Concorso Internazionale della Ceramica di Faenza e riceve il Diploma d’Onore alla XVI Mostra
Nazionale della Ceramica di Castellamonte (TO); nel 1977 riceve il Premio Italia alla Prima Mostra Nazionale per il Bronzetto e la
Scultura a Palazzo Doria di Genova e il Premio Speciale Scultura al II Premio Internazionale Jacopo da Ponte; nel 1979 è invitato
alla IV Biennale Internazionale del Bronzetto Dantesco a Ravenna; nel 1983 Papa Giovanni Paolo II ammira con meraviglia e riceve in
dono un suo crocefisso in ceramica, smalti ed oro;
tra il 1985 e il 1995 inaugura due gallerie personale permanente di proprietà nel
cuore della città storica di Bassano del Grappa: in Piazza Terraglio, a ridosso del Castello medievale di Ezzelino, tra la torre di
Ser Ivano e la storica casa dove nacque Lazzaro Bonamico; e nelle ex scuderie del seicentesco Palazzo Bonaguro nella via che conduce
al palladiano Ponte Vecchio;
nel 1996 è inserito nell’Archivio Storico di Consultazione dell’Arte Moderna e Contemporanea del Museo delle Arti Palazzo Bandera a Busto Arsizio (VA); nel 1999 è incaricato dalla Commissione Diocesana per l’Arte Sacra e i Beni Culturali Ecclesiastici di Roma, di curare l'intero aspetto artistico della nuova Chiesa di San Vincenzo di Thiene, realizzando 2 altari, l'ambone e il fonte battesimale in marmo, la Sacra Famiglia alta 2.5 metri e 12 grandi colonne alte 4 metri in bronzo e un sorprendente mosaico di circa 500 m² nella cupola, primo esempio di mosaico su policarbonato, realizzato con particolare attenzione per l'acustica; nel 2003 vince il Premio Promotrice di Belle Arti alla rassegna Ceramica d’Autore per Genova 2004 capitale Europea della Cultura; nel 2006 presenzia l'inaugurazione pubblica della sua scultura “Colloquio”, grande opera in bronzo commemorativa dello storico incontro tra Gorbaciov e Reagan; nel 2007 pubblica la sua monografia a cura di P. Levi, Ed. G. Mondadori e presto catalogata nei più importanti musei e biblioteche d'arte contemporanea del mondo; nel 2010 partecipa alla prima Biennale d'Asolo con opere in acciaio e legno e nel 2011 è scelto da Sgarbi per esporre all’iniziativa promossa da Padiglione Italia alla 54° Esposizione Internazionale d'arte della Biennale di Venezia per il 150° dell’unità d’Italia con due grandi opere in bronzo nelle due prestigiose loggette.
Molte sue opere sono pubblicate fin dal 1956 in molti cataloghi di Concorsi Nazionali ed Internazionali e dal 1974 in numerosi volumi editi Rizzoli, G. Mondadori, Faenza Ed. ed Ed. La fenice.
Amedeo Fiorese vive e lavora a Bassano del Grappa dove le sue opere sono esposte nelle tre gallerie di sua proprietà: in via Molise 3, alle porte di Bassano; in Piazza Terraglio 21 e in via Angarano 73 nel cuore della città storica.